Io ho risparmiato la chiamata dell’idraulico.
Voi ci avete guadagnato un’altra puntata de “I Puccis”.
Qualche giorno fa è venuto a trovarmi mio fratello, il quale prima di andare via premuroso mi ha avvisato che il sifone del lavandino del bagno aveva bisogno di una ripulita. Poi, rivolgendosi al suo gentile cognatino, perentorio lo ha ammonito: “Lo devi fare tu, è semplice, basta fare così, così e così...”. Io intanto pensavo al mio amico Idraulico Liquido Sgorgatutto, certa che anche questa volta (LUI) avrebbe fatto il suo dovere.
Qualche mattina dopo il monito fraterno, noto che, forse, come aveva detto mio fratello, c’era bisogno di un intevento invasico che avrebbe previsto smontaggio del mobile, chiavi inglesi, pazienza e forse l’intervento di un idraulico in carne ed ossa. L’acqua stagnava.
Prendo l’amico idraulico liquido, lo verso tutto nel lavandino, noto che non scende giù manco a pregarlo, guardo l’orologlio e gli do appuntamento per la sera, perché il treno attendeva.
Alla sera verso nel lavandino acqua bollentissima… L’acqua stagnava ancora. Merda!
Cosa cuoriosa era che si fermasse poco sotto il livello dello scarico, qualsiasi fosse la quantità/temperatura dell’acqua versata.
“Va beh… proveremo a far qualcosa nel finesettimana, ma so già che chiameremo l’idraulico” ho pensato.
Il mattino dopo noto che non solo c’era dell’acqua ma anche un righino verde. Acqua sempre allo stesso livello, circa un centimetro sotto l’imbocco dello scarico. Che cazz…
“Come diavolo è possibile???????? Perché non scende oltre?” Lampo di genio: S’è bloccato qualcosa!!!! E cosa? Mi avvicino per guardare meglio… verde, zigrinato… UN TAPPO! Cazzo un tappo! E mo come lo tiro fuori? Merda! Qua si dovrà smontare tutto, come faccio…. UUUUFFFAAAAAAAAAAAAAA!
Dirigo i miei sospetti verso il mio gentile coinquilino e lo rendo edotto che il lavandino era tappato a causa di un tappo-tappo, non di un tappo per modo di dire! Naturalmente il piglio lasciava inequivocabilmente intendere che ero certa al 150% che in un modo o nell’altro il tappo era finito lì a causa sua! E per provarlo mi sono messa alla ricerca di un flacone senza tappo di un qualsiasi prodotto che potesse utilizzare solo/anche lui (nonostante l’ora fosse quella giusta per infilarsi le scarpe ed andare a lavoro).
Apro l’armadietto dei detersivi… tutti i tappi a posto, colluttori ok, deodoranti ok, Mumble mumble … alla fine la vedo la boccetta spoglia, guardacaso verde.
“Ah-Ah!” Dico brandendo la boccetta del disinfettante cutaneo tenendo il braccio teso contro la faccia di amour: “Vedi? Manca il tappo!” Lui: “Si ma è qui, in un altro bagno, ad un corridoio di distanza... Non uso più il tuo bagno lo sai” Io: “Si ma il disinfettante era nel bagno di là, tu l’hai aperto di là, mollato il tappo a caso, e poi l’hai usato di qua” Lui: “Ma che dici, dai vestiti che è tardi...”
Mi dirigo verso il lavandino otturato, inserisco la boccetta nello scarico, avvito, sento “Clic”, estraggo boccetta e annesso tappo,lo sollevo in alto manco tenessi in mano il martello di Thor o Excalibur che spandeva nel mio bagno la luce della verità! Avevo ragione io! Tié!
Ma anche un po’ di colpa… la ragione per cui il disinfettante si era reso necessario ero io. Sigh!
E va beh! L’importante è non acer avuto bisogno del Sig. Idraulico. Yu-hu!
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